Giuseppe, un giovane toscano, emigra in Svezia negli anni '50 per raggiungere l'amico Franco, con cui ha combattuto come partigiano durante la guerra. Inizialmente entusiasta del nuovo paese e del suo tenore di vita elevato, Giuseppe ben presto si scontra con la nostalgia di casa e con la difficoltà di integrarsi in una cultura diversa.
La sua vita in Svezia è monotona e priva di stimoli: lavora in fabbrica, frequenta solo altri immigrati italiani e sente la mancanza delle sue abitudini e dei suoi affetti. L'unico momento di svago è quando gioca a biliardo con gli amici, un gioco che gli ricorda la sua terra natale e la sua giovinezza.